La carica degli invotabili..

Rassegna elettorale di cosafarequandopiove.
Una piccola e personale carrellata degli invotabili nelle liste del centro-sinistra /centrosinistra /sinistra /sinistrissima per la Circoscrizione Italia Centrale.

Prima parte: Sinistra e Libertà


nichi-vendola

 

 

IN GENERALE: 
Unire socialisti, ambientalisti, movimentisti, comunisti e libertari in un soggetto unitario di sinistra, senza ideologismi o dogmatismi. Una Sinistra autonoma dal PD, ma che con il PD sappia dialogare (e governare) per costruire una alternativa alla destra. E’ questo il progetto per cui Nichi Vendola ha abbandonato Rifondazione per costruire assieme ad altri questo nuovo contenitore della sinistra. Un progetto ambizioso ed affascinante, ma che per adesso, pare essere il partito di chi, venendo da Rifondazione, ha voglia di fare l’assessore anche per i prossimi 5 anni. Per adesso infatti i vendoliani sono stati ben lungi dal ricreare un sentire comune di sinistra, ma hanno però avuto tempo di entrare in qualche giunta chiacchierata (quella di Napoli) o di partecipare al trito teatrino televisivo pre-elezioni (il vaffanculo di Vendola a Ballarò, che tanto mi puzza di trovata pubblicitaria). Come il PD (di cui tratteremo nel terzo capitolo) anche SL non si presenta unita sulla collocazione europea degli eventuali eletti. Se i vendoliani supereranno lo sbarramento infatti si disperderanno nel gruppo socialista, nel partito verde europeo, e nel gruppo della sinistra radicale. Quindi il programma della lista è pressochè carta straccia, visto che SL non esisterà più in sede di Europarlamento, ed il povero elettore vendoliano dovrà solamente fare riferimento all’iniziativa personale del singolo eletto. 

LA LISTA (gli invotabili in GRASSETTO)

1) GIULIANA SGRENA
Niente contro la Sgrena. Anche se, come per la Betancourt, bisognerebbe arrivare ad ammettere che essere stati rapiti non è un dato di merito. E’ inserita fra gli invotabili perchè non ci piace quasi mai quando un giornalista decide di stare per un periodo a fare il politico. Cosa dite? E’ un giornalista anche Santoro, che si è candidato 5 anni fa? Ecco, appunto..

2) NICHI VENDOLA
Fra gli invotabili perchè, nonostante la sua elezione abbia fatto sperare in un profondo rinnovamento della politica in Puglia, per adesso il Governatore comunista sta deludendo le aspettative. Colpa sua? Colpa della coalizione? Intanto per sicurezza non lo votiamo. Inoltre Vendola è ineleggibile, proprio perchè ricopre l’incarico di Governatore regionale. Il suo nome è solo uno specchietto per le allodole per raccogliere consensi: senza dubbio, dopo l’elezione Vendola rifiuterà l’incarico europeo.

3) Claudio Fava

4) Umberto Guidoni 

5) SERGIO STAINO
Fino a ieri era Dalemiano arrabbiato. Ora si candida con Vendola. Inoltre le sue vignette non ci fanno più ridere dal 1983. E nel 1983 chi scrive non era nemmeno nato.

6) Roberto Musacchio 

7) Simonetta Salacone 

8 ) ALESSANDRO BATTILOCCHIO
E’ stato uno dei migliori europarlamentari uscenti. Peccato che da Vice Segretario Nazionale del “NUOVO PSI” sia stato fino a due anni fa dirigente di un partito collegato alla Casa delle Libertà berlusconiana. Lo stesso Partito Socialista Europeo lo ha ammesso nel gruppo parlamentare  solamente nel 2007 quando finalmente ha tagliato i ponti con il centrodestra. Noi di votare una persona che è stata convinta che il socialismo poteva essere conciliabile con Berlusconi, Fini, Casini e Calderoli, proprio non ce la sentiamo.

9) Elisabetta Ballini 

10) Luca Cefisi 

11) Giovanni Cimini 

12) Martina Nardi 

13) Mauro Palma 

14) Daniela Rosati

 

La prossima puntata Lista Comunista ed Anticapitalista..

7 thoughts on “La carica degli invotabili..

  1. ma secondo te SeL (una formazione nuova), non doveva nemmeno andare in tv a far conoscere il proprio simbolo? Perchè l’isolamento fa molto sinistra? :°)

  2. ….unica cosa, a quanto mi dicono, Vendola in Puglia non se la cava proprio male, fa quello che può, certamente è persona di valore…

    Comunque sull’operazione SL hai ragione al 100%. ma tu ora dove ti collochi?

  3. Allora. Proviamo a scindere. Non condivido una parola della tua analisi politica di sinistra e libertà, ma è legittimo avere opinioni diverse. La questione “operato di Vendola” è un altro discorso però. Vorrei sapere chi, Cosimo ,ti ha riferito che “Vendola sta deludendo le aspettative”. Io, da pugliese, ti posso dire che il suo governo è il migliore che la puglia abbia mai avuto (poca cosa in effetti, dati i precedenti) e che è la migliore gestione della cosa pubblica forse di tutta Italia. Non so, potrei citarti migliaia di provvedimenti, iniziative, dati, cifre e così via. Ma penso che l’attestato migliore arrivi dall’Onu, che ha appena eletto la Puglia la terra più accogliente d’Italia. Certo, uno deve considerare un valore l’accoglienza e la capacità di integrazione, per considerare il presidente meritevole.
    Possiamo discutere per ore e ore di Sinistra e Libertà, ma da te non mi sarei aspettato un commento così rozzo e superficiale su Vendola e il suo operato.

  4. forse mi sono spiegato male marco ed in effetti rileggendo appare una cosa leggermente diversa dalle intenzioni..

    Vendola è stato messo fra gli invotabili in primo luogo per la sua ineleggibilità: poteva anche risparmiarsi di copiare il giochino dell’acchiappa voti da berlusconi.

    riguardo alla politica di Nichi in Puglia non mi riferivo alle politiche amministrative (con cui la Puglia ha fatto passi da gigante sicuramente, anche se, visti i predecessori, ammetterai che in un mondo di ciechi, gli orbi regnano) ma piuttosto alla gestione del potere: gli assessori indagati (e subito dimessi certo..), le mille commissioni in consiglio regionale, le faide interne per i sindaci con il pd e piccole (?) sacche di malapolitica che permangono nell’amministrazione pugliese.
    Come ho detto forse non è colpa di Vendola.. probabilmente è colpa della maggioranza che lo sostiene, o di una situazione strutturale difficile da cambiare. Ma in un sistema ad elezione diretta del capo dell’amministrazione è questo a dover rispondere dell’operato di tutta la struttura.

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