Quel fango di Falcone

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Lo confesso: in qualche conversazione privata, al bar od anche al telefono, ho augurato la morte a qualcuno (il Papa, Berlusconi, Marchionne ecc..) ho offeso pesantamente la genealogia di qualcun’altro (la famiglia Agnelli in primis) ho pure espresso soddisfazione per innocui attentati terroristici di stampo anarchico.

Tutte esternazioni le mie che non mi rendono automaticamente un pericolo per la quiete pubblica e che andrebbero contestualizzate per momenti di estrema rabbia, per iperboli od altre figure di discorso, per sprazzi di macabra ironia.

Non so se ci sono contestualizzazioni che possano giustificare l’epiteto lanciato da Fabrizio Miccoli a Giovanni Falcone ed anche se non ci fossero giustificazioni la cosa non mi interessa.

Mi interessa invece, e mi preoccupa, di come intercettazioni telefoniche che non costituiscono prova di reato siano finite in pasto all’opinione pubblica con l’effetto di una lapidazione mediatica nei confronti di un calciatore che, non sarà sicuramente un mostro di intelligenza, ma che come tutti ha diritto alla riservatezza delle sue conversazioni private.

“Quel fango di Falcone” è una espressione poco intelligente, non c’è dubbio, ma Miccoli si merita come tutti di essere giudicato per quello che fa (e c’è una ipotesi di reato di estorsione su cui dovrà essere giudicato) non per quello che pensa o che dice per telefono ad un amico.

Contro chi è contro al finanziamento pubblico dei partiti.

Come promesso è arrivato al Consiglio dei Ministri il testo tanto atteso sul finanziamento pubblico ai partiti. Si legge nell’articolo 1 “ che il finanziamento pubblico è abolito” ma si prevede che il contribuente possa decidere di indirizzare il proprio 2×1000 della propria imposta sul reddito ad un partito o un movimento politico regolarmente iscritto in un elenco specifico. Una legge che sulla scia delle polemiche, e delle strumentalizzazioni di alcune forze politiche, eliminerebbe il contributo statale per gli ormappa_partitiganismi che secondo la nostra Costituzione sono il cuore della democrazia, i partiti. In Europa solo Svizzera e Malta presentano all’interno del loro ordinamento simili regole, tutte le altre liberaldemocrazie nostre vicine supportano la politica attraverso fondi pubblici, in alcuni casi, come in Germania, con cifre molto più onerose delle nostre. Continua a leggere